Domenica 26 gennaio, alle 20, il ristorante ViVa propone il terzo appuntamento di Incredible Viva (si accede dal 2° piano di Eataly Smeraldo) con Iñaki Aizpitarte
La chef stellata Viviana Varese apre la cucina del suo ViVa ai più prestigiosi chef di tutto il mondo, per un percorso fatto di condivisione di idee e connessione di stimoli creativi. Con Incredible ViVa, percorso iniziato lo scorso mese di ottobre e che prosegue nel 2020, propone otto appuntamenti in cui invita uno chef ospite a gestire la brigata e a immergersi nel colore e nell'energia dello spazio. A chiudere la cena sarà sempre il tocco di Viviana, con il suo dolce ViVo.La sera di domenica 26 gennaio sarà tutto pronto per creare un'altra esperienza di gusto unica e irripetibile con Iñaki Aizpitarte del ristorante Le Chateaubriand di Parigi.
Domenica 26 gennaio Iñaki Aizpitarte porta quindi la sua anima punk nella cucina di ViVa, per info e prenotazioni cliccare qui.
Chi è Iñaki Aizpitarte
Chi è Iñaki Aizpitarte
Definito ribelle e poi ex-ribelle. Genio della bistronomia e quasi anarchico. Ultimo di 5 fratelli, famiglia basca-francese, amante del punk rock. Bordeaux è vicino casa, si avvicina al mondo del vino ma sente che gli va stretto. A 27 anni, dopo aver fatto mille lavori, parte per Tel Aviv e diventa lavapiatti. Da lì a diventare cuoco il passo è brevissimo. Torna a Parigi, lavora sotto l’ala di Gilles Choukroun ma la voglia di scoprire ed esplorare è ancora forte: Messico, Brasile, Spagna.
Il 2003 lo vede a Montmartre, nel ristorante La Famille. La spesa la mattina, i piatti preparati nel pomeriggio. A volte quasi brutali, sempre intensi. Nell’aprile 2006, il grande salto: lo Chateaubriand, da solo. L’ambiente trasuda atmosfere anni ’30, la cucina è audace, i sapori immediati e azzardati ma mai fuori dalle righe. Nel 2011 apre Dauphin, design ipercontemporaneo e piatti assolutamente tradizionali. C’è stato chi ha detto che mai la Michelin lo avrebbe premiato, perché troppo imprevedibile e selvaggio. Invece nel 2018 arriva la stella, proprio grazie al suo stile fatto di istinto, diretto, quasi tagliente e sempre fonte di ispirazione.
Il 2003 lo vede a Montmartre, nel ristorante La Famille. La spesa la mattina, i piatti preparati nel pomeriggio. A volte quasi brutali, sempre intensi. Nell’aprile 2006, il grande salto: lo Chateaubriand, da solo. L’ambiente trasuda atmosfere anni ’30, la cucina è audace, i sapori immediati e azzardati ma mai fuori dalle righe. Nel 2011 apre Dauphin, design ipercontemporaneo e piatti assolutamente tradizionali. C’è stato chi ha detto che mai la Michelin lo avrebbe premiato, perché troppo imprevedibile e selvaggio. Invece nel 2018 arriva la stella, proprio grazie al suo stile fatto di istinto, diretto, quasi tagliente e sempre fonte di ispirazione.
Nessun commento:
Posta un commento