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mercoledì 10 luglio 2019

IL MIO CUORE È TARGATO MI


Giovannino Guareschi e la Lombardia

Don Camillo e Peppone a Palazzo Pirelli: a conclusione dell’anno guareschiano (50 anni dalla scomparsa dello scrittore avvenuta il 22 luglio 1968), la sede del Consiglio regionale ospita la mostra “Il mio cuore è targato Mi”, curata dall’associazione “Gruppo Amici di Giovannino Guareschi”.

L’esposizione, visitabile fino al 27 luglio, è stata inaugurata lo scorso 2 luglio dal Presidente Alessandro Fermi alla presenza di consiglieri regionali e di Enrico Beruschi, cabarettista e uomo di teatro da sempre innamorato dell’ironia e della comicità di Guareschi.
“Siamo interessati a tutto ciò che dà lustro alla Lombardia - ha detto Fermi - e che ha contribuito ad alimentare lo spessore creativo del nostro territorio. E Guareschi, l’indimenticabile papà di don Camillo e Peppone, in questo senso, ha ricevuto molto dalla Lombardia e alla Lombardia ha dato molto: è un rapporto forse finora non approfondito a sufficienza e che questa mostra ci presenta attraverso testi e suggestioni fotografiche”. “Guareschi e la Lombardia - ha aggiunto Fermi - si sono ‘presi’ in modo istintivo essendo due soggetti, due identità con parecchi tratti in comune: la voglia di fare, la schiettezza, la sincerità, l’assenza di timori reverenziali, l’apertura alla realtà, l’amore per il bello e il vero, per la gente e per la sua terra”. Guareschi, che era un uomo tutto d’un pezzo, forgiato dalla dura esperienza del lager, ha speso la sua esistenza, reale e letteraria, per comporre un messaggio utile anche all'oggi, un messaggio che potrebbe suonare così:  siamo diversi, ma siamo insieme!  Abbattere i muri, stemperare e comporre le divergenze, ci dice Giovannino, è necessario. Perché, oltre le idee o le ideologie di ciascuno ci sono i volti delle persone concrete, vi è il bene comune, che non  possiamo contraccambiare nel nome di principi astratti”.
La mostra approfondisce  il rapporto intenso e fecondo tra lo scrittore della Bassa parmense, Milano e la Lombardia e rientra tra le iniziative che l’Ufficio di Presidenza
promuove a Palazzo Pirelli (mostre, concerti, convegni) nell'ambito di un’attività di valorizzazione della sede del Consiglio regionale, ubicata nel Pirellone, grattacielo legato all'identità lombarda e icona della laboriosità della nostra terra.
“Quando a Fontanelle, paese natale di Guareschi - ha detto Egidio Bandini, presidente  degli Amici di Giovannino Guareschi - nacque l'idea di questa mostra, mi ero limitato a considerarla un bel sogno. Ma ora il sogno si è avverato. Così ecco un nuovo modo di raccontare Giovannino Guareschi: un modo originale, solo perché nessuno sinora lo aveva considerato, ovvero cosa ha significato per Guareschi, la sua vita, le sue opere e la sua carriera, il rapporto con Milano e con la Lombardia. Un rapporto profondo, forte, complesso, ma anche estremamente appassionato. Reciprocamente appassionato, perché la Lombardia ha dato tanto a Giovannino ed egli ha portato nel cuore la Lombardia, proprio come dice il titolo della mostra: "Il mio cuore è targato MI". Di qui siamo partiti, per un viaggio che, come scrisse Giovannino della città di Milano, comincia sempre e non finisce mai...”.

I pannelli della mostra dedicano ampio spazio anche alla Moto Guzzi, che Guareschi amava, tanto da partecipare al motoraduno del 1949 (giunto quindi al 70°).
Le fotografie con la celebre motocicletta sono state raccolte al Museo della Moto Guzzi di Mandello al Lario, che ha gentilmente messo a disposizione i suoi archivi.

Guareschi e la Lombardia
Guareschi venne “reclutato” a Milano da Cesare Zavattini e Andrea Rizzoli, che pensarono a lui, impegnato per il servizio militare a Modena ma già rivelatosi alla Gazzetta di Parma, per dar vita al Bertoldo, settimanale satirico. Da quel 1936 la vita di Giovannino Guareschi si lega indissolubilmente a Milano, dove rimarrà a lavorare per 25 anni. Prima il Bertoldo e poi il Candido, i libri (il primo dei quali dal titolo emblematico: “La scoperta di Milano”), i film, il successo internazionale, tutto maturato all'ombra della Madonnina.
Nel 1941 Guareschi compie il suo personalissimo “Giro d’Italia” in bicicletta, partendo da Milano e percorrendo tutta la via Emilia, sino a Rimini (oggetto della mostra “Route 77” che pure verrà riproposta) quindi tornando a Milano dalla riva sinistra del Po, passando per le province di Mantova, Brescia, Lecco, Bergamo e Milano e raccontando tutto dalle colonne del Corriere di Informazione, edizione pomeridiana del Corriere della sera.

I pannelli della mostra “Il mio cuore è targato Mi” raccontano questo viaggio di ritorno oltre alle numerose escursioni sui laghi e sulle montagne lombarde, compreso il raduno della moto Guzzi del 1949.

Non mancherà un riferimento ai racconti di don Camillo e Peppone nella metropoli milanese e alle memorie “di famiglia” di Guareschi che era solito citare Milano, le periferie e la fiera campionaria. Come messo debitamente in risalto dalla mostra i personaggi del “Mondo piccolo”, e le storie diventate famose e tradotte in 142 lingue nel mondo, sono nate proprio a Milano, la vigilia di Natale del 1946.
Il titolo dell’esposizione ricorda la frase che Guareschi scrisse quando andò ad abitare a Roncole Verdi dicendo: “Oggi la mia macchina è targata PR, ma il mio cuore è targato MI!”.

“Il mio cuore è targato MI”
Giovannino Guareschi e la Lombardia
Mostra fotografica in occasione dell’anno guareschiano
Palazzo Pirelli-Spazio Eventi
Dal 2 al 27 luglio: dal lunedì al giovedì ore 9-12.30/14-17; venerdì ore 9-12.3

Sono previsti momenti di visite guidate ed eventi di spettacolo o culturali che verranno annunciati sui sitiwww.consiglio.regione.lombardia.it  e www.lombardiaquotidiano.com

mercoledì 3 luglio 2019

IL VILLAGGIO CONTADINO IN CITTÁ

Da venerdì 5 a domenica 7 luglio a Milano da piazza del Cannone a piazza Castello



La grande bellezza delle mille campagne italiane conquista il centro storico della metropoli finanziaria del Paese con il Villaggio della Coldiretti su oltre 200mila metri quadri per vivere un giorno da contadino tra le aziende agricole ed i loro prodotti, sui trattori, a tavola con gli agrichef, in sella ad asini e cavalli, nella stalla con mucche, pecore, capre, maiali, conigli e galline, nella capanna dei pastori o nelle fattorie didattiche e negli agriasili dove i bambini possono imparare a impastare il pane o a fare l’orto.
L’appuntamento è a Milano, da piazza del Cannone a piazza Castello dove accorreranno migliaia di agricoltori dalle diverse regioni, assieme al presidente di Coldiretti Ettore Prandini, a partire dalle ore 9,00 di venerdì 5 luglio, per far conoscere il lavoro, le produzioni e le ricette della tradizione Made in Italy, per tutto il week end.
Per i tre giorni di manifestazione si alterneranno esponenti istituzionali, rappresentanti della società civile, studiosi, sportivi e artisti che discuteranno su esclusivi studi e ricerche elaborate per l’occasione dalla Coldiretti sui temi dell’alimentazione, del turismo dell’ambiente, della scuola e della salute, ma non mancheranno spettacoli di animazione e concerti.

Ci sarà una vera e propria Arca di Noè dove scoprire le piante e gli animali salvati dall'estinzione grazie al lavoro di generazioni riconosciuto e sostenuto dai “Sigilli” di Campagna Amica che presenterà la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia. Dalla preziosa mucca Barà di cui sono rimasti solo 4mila esemplari in tutta Italia, famosa per la sua capacità di adattarsi alla dura vita in montagna, alla capra Orobica una razza rustica, in grado di valorizzare gli alimenti più grossolani e di adattarsi a vivere in ambienti molto difficili, ci saranno esemplari sopravvissuti lungo tutta la Penisola come la pecora Bergamasca che è la più grande al mondo, la mucca Varzese giunta in Italia con i barbari e che è oggi ridotta a poche decine di esemplari, l’asino Romagnolo, quello di Martina Franca, quello dell’Amiata e quello dell’Asinara, il maiale Nero di Parma e la Mora Romagnola, il cavallo Norico le cui origini risalgono addirittura ai legionari romani e i simpatici Haflinger altotesini dalla folta e setosa criniera di colore chiaro, insieme a molte altre razze di oche, anatre, conigli e galline che animano la campagna italiana.

#stocoicontadini è anche l’unico posto al mondo dove per l’intero week end tutti potranno vivere per una volta l’esperienza da gourmet con il miglior cibo italiano al 100% a soli 5 euro per tutti i menu preparati dai cuochi contadini che hanno conservato i sapori antichi del passato, dalla pasta di grano Senatore Cappelli alla gricia o con pomodorini, olive riviera, capperi e mozzarella, al risotto al bagoss e melone vecchio viadanase o all’isolana con grana padano dop, dalla carne servita nelle bracerie ai galletti fritti o in soppressata e panino di segale, ma sarà possibile gustare i più pregiati salumi e formaggi italiani a denominazione di origine (Dop). Un'occasione unica anche per assaggiare nei diversi gusti la pizza autenticamente tricolore, dalla farina all’olio, dal pomodoro alla mozzarella, ma anche lo street food green dal cartoccio di pesce di mare, come alici e gamberi, e di lago, come lo storione, al gelato di petali di rosa fino alla granita di melograno e al succo di bergamotto.

Per la prima volta si potrà andare a scuola di olio extravergine italiano nell’Oil&wine bar del Villaggio, dove si potranno degustare cocktail all’extravergine, vini e birra agricola, o seguire le lezioni di agrocosmesi con i trucchi di bellezza della nonna.

Spazio al più grande mercato a chilometro zero con Campagna Amica dove o acquistare direttamente dagli agricoltori provenienti da tutta Italia esclusivi souvenir del gusto per se stessi o da regalare agli altri con aree dedicate alla solidarietà per aiutare le categorie più deboli, con i prodotti delle aziende terremotate di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo e quelli prodotti dalle aziende di agricoltura sociale impegnate nel reinserimento socio lavorativo di soggetti disagiati, disabili o problematici ma anche nell’educazione ambientale e nei servizi alle comunità locali.

Un intero settore è dedicato alla pet therapy e al ruolo degli animali nella cura del disagio. Nel Villaggio verrà realizzato anche il primo giardino terapeutico-sensoriale, gli orti con i tutor e il Villaggio delle idee con i giovani imprenditori agricoli che fanno innovazione nel Paese.